![]() |
Riutilizzo e recupero delle acque piovane provenienti da tetti e coperture |
L‘acqua è una risorsa preziosa e gratuita. Nelle abitazioni civili circa il 50% del fabbisogno giornaliero d’acqua può essere fornito dal recupero delle acque piovane. La richiesta pro capite giornaliera è variabile tra 150 e 200 litri, dunque grazie all’impiego di una soluzione simile si possono ottenere grandi risparmi.
Gli impieghi con cui ottenere il recupero delle acque piovane possono essere: l’innaffiamento delle aree verdi, il lavaggio di veicoli, le cassette dei WC, il lavaggio del bucato
Moltiplicando il volume di acqua piovana recuperata per il costo dell’acqua potabile, si calcola facilmente il risparmio economico ottenuto dal fatto di non aver consumato acqua potabile proveniente dall’acquedotto.
La finanziaria 2008 – legge 244/2007, articolo 1, comma 288 – ha disposto che dal 2009 il rilascio del permesso di costruire sia subordinato, oltre che dalla certificazione energetica dell’edificio, anche dalle caratteristiche strutturali dell’immobile finalizzate al risparmio idrico e al reimpiego delle acque meteoriche.
![]() |
La soluzione? Si chiama RIUSA |
– serbatoio di accumulo in polietilene di forma cilindrica
– tubazione di by-pass per troppo pieno
– filtro a cestello estraibile per grigliatura
– tubo di aspirazione con valvola di fondo
– centralina elettronica con elettropompa per la distribuzione dell’acqua
– valvola a tre via integrata per il controllo automatico
– filtro multi-stadio


Scrivi un commento